Consiglio Pastorale


STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è uno strumento di comunione e di collaborazione ecclesiale, a norma del Codice di Diritto Canonico della Chiesa Cattolica e in conformità alle costituzioni sinodali.
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un organismo voluto dal Concilio Vaticano II che, nel sottolineare la natura comunionale della Chiesa, intesa come "Popolo di Dio", ha spostato la visuale da una Chiesa piramidale, nella quale il Parroco era visto come l'unico operatore pastorale al cui servizio erano posti tutti gli altri fedeli, ad una Chiesa comunione, nella quale tutti i fedeli (preti, religiosi e laici) hanno gli stessi diritti e debbono collaborare, anche se ognuno secondo il proprio ministero e carisma, all'unica missione della Chiesa.

Natura: Il Consiglio Pastorale Parrocchiale (C.P.P.) è l'organismo ordinario di programmazione e di coordinamento di tutta l'azione pastorale della parrocchia, in ordine all'evangelizzazione, alla santificazione e alla carità della comunità e dei singoli battezzati.

Compiti: Il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha il compito di promuovere l'attività pastorale della parrocchia, di trattarne i problemi, di progettarne e verificarne le iniziative, in comunione con la chiesa, in particolare sulla base delle indicazioni dei consigli presbiterali e pastorale diocesani e del consiglio pastorale vicariale.
In particolare il C.P.P. ha il compito di:

  • elaborare il programma pastorale annuale della parrocchia, in attuazione del piano generale della diocesi e del programma pastorale del vicariato, tenendo conto delle esigenze e delle necessità locali;
  • verificare e coordinare l'azione pastorale delle associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali esistenti in parrocchia;
  • stimolare la partecipazione di tutti i battezzati per la soluzione dei problemi della comunità ecclesiale e per il servizio di promozione umana nell'ambito sociale;
  • ricercare i problemi di maggior rilievo della parrocchia, le esigenze cui la parrocchia è chiamata a rispondere e le risorse di persone e di mezzi disponibili per la collaborazione interna ed esterna alla parrocchia stessa;
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha voto consultivo (cf.CDC can.536). Tuttavia il parroco ha il dovere di tener conto delle decisioni deliberate dal consiglio, nello spirito della comunione ecclesiale.

Composizione: Il C.P.P. è costituito da:

  • dal Parroco, che ne è il Presidente;
  • dai rappresentanti dei gruppi operanti in parrocchia;
  • da 16 consiglieri eletti dall'assemblea parrocchiale, quali rappresentanti qualificati dell'intera parrocchia.

Il Consiglio Pastorale così formato, una volta riunito in assemblea, elegge:
  • il Vice Presidente;
  • il Segretario;
  • 2 Consiglieri

ORGANISMI PRESENTI

Consiglio di Presidenza: Il Consiglio di Presidenza è composto dal Presidente, dal Vice Presidente, dal Segretario e da 2 Consiglieri eletti dall'assemblea del C.P.P.
Esso ha il compito di:

  • individuare i problemi da trattare nel C.P.P.;
  • predisporre l'ordine del giorno per le riunione del C.P.P.;
  • collaborare nella realizzazione delle scelte fatte dal consiglio e ratificate dal parroco;
  • predisporre l'ordine del giorno per le riunione del C.P.P.;
  • coordinare il lavoro delle commissioni o gruppi di lavoro;
  • decidere su questioni ordinarie ed urgenti, fermo restando l'impegno di darne comunicazioni nella successiva riunione del C.P.P.

Presidente: Il Presidente del Consiglio Pastorale Parrocchiale è il parroco.
Questi è coadiuvato da un Vice Presidente laico, uomo o donna, eletto dal consiglio stesso, e dal Consiglio di Presidenza.
Il Presidente ha il compito di:

  • presiedere il C.P.P. e il Consiglio di Presidenza;
  • prendere le dovute decisioni, tenendo conto dei deliberati del consiglio;
  • rendere esecutive le decisioni stesse.

Vice Presidente: Il Vice Presidente del C.P.P. ha il compito di:

  • convocare il C.P.P. e il Consiglio di Presidenza d'intesa con il Presidente;
  • moderare le riunioni del Consiglio Pastorale;
  • coordinare in collaborazione con il parroco, le Commissioni del C.P.P. presenti;
  • rappresentare la parrocchia nel Consiglio Pastorale Vicariale e nelle situazioni in cui tale rappresentanza è ritenuta opportuna dal Consiglio.

Segretario e Consiglieri: Il Consiglio Pastorale Parrocchiale sceglie tra i suoi membri un segretario, con il compito di provvedere alla stesura dei verbali delle riunioni del Consiglio di Presidenza e del C.P.P.
I due Consiglieri eletti dall'assemblea del C.P.P, aiutano il Presidente e il Vice Presidente a collaborare con tutto il Consiglio Pastorale Parrocchiale e a sovrintendere l'attuazione delle scelte pastorali fatte dal Consiglio e ratificate dal parroco.

Commissioni: Per lo svolgimento dei suoi compiti, il C.P.P. può istituire apposite commissioni o gruppi di lavoro, a cui demandare lo studio di particolari problemi pastorali e l'attuazione delle corrispondenti scelte operative, ratificate dal consiglio e dal parroco.
Ciascuna Commissione costituita in seno al Consiglio seguirà più da vicino un macro-settore della pastorale, in armonia con gli obiettivi generali presentati dal Parroco.
Le Commissioni presenteranno al Consiglio Pastorale i verbali delle riunioni e le proposte concrete per la relativa approvazione;
Le Commissioni nominano, a maggioranza dei presenti, i loro Responsabili che avranno il compito di convocare, di concerto con il Parroco, le riunioni e di verbalizzare lo svolgimento dei lavori;
Le Commissioni, per la trattazione di argomenti di particolare rilevanza specialistica, possono invitare esperti esterni al C.P.P., previa approvazione da parte del Parroco.
Attualmente non sono presenti commissioni.

Riunioni: Il CPP si riunisce ordinariamente ogni 2 mesi e straordinariamente tutte le volte che lo ritiene necessario il Presidente o il Consiglio di Presidenza. Il calendario di massima degli incontri viene fissato anno per anno, entro la prima settimana di settembre.
Per la validità della riunione, è necessaria la presenza della maggioranza (metà più uno) dei componenti del consiglio.
L'attività del C.P.P., le scelte fatte e i documenti elaborati vengono portati a conoscenza della comunità parrocchiale attraverso il bollettino parrocchiale e nel sito internet della parrocchia (vedi sez. Verbali)
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale resta in carica cinque anni. I membri del C.P.P., compiuto il quinquennio, possono essere rieletti.

Verbale: Di ogni riunione viene redatto dal Segretario il verbale, firmato dal parroco e dal Vice Presidente. I verbali verranno raccolti in un apposito registro e conservati nell'archivio parrocchiale. Essi, inoltre, saranno portati alla conoscenza della Comunità attreverso il foglietto parrocchiale, il notiziario e il sito internet.

Presenze: I membri del Consiglo Pastorale Parrocchiale si faranno dovere di essere presenti a tutti gli incontri; in caso di impedimento dovranno avvertire il Vice Presidente o il parroco per giustificare l'assenza. L'assenza immotivata a tre incontri consecutivi fa decadere l'interessato.

Sostituzioni: Un membro dimissionario o decaduto viene sostituito dal primo dei non-eletti. I rappresentanti delle comunità religiose e delle aggregazioni laicali ecclesiali sono sostituiti dai propri responsabili, previo avviso al parroco.

Cessazione: in caso di dimissioni o decadenza contemporanea della maggioranza dei membri, il parroco indice nuove elezioni.

Scadenza: Approssimandosi il termine del mandato il Consiglio di Presidenza predispone quanto è necessario per l'elezione del nuovo Consiglio

Coordinamento Vicariale: Il parroco-presidente e il Vice Presidente del C.P.P. fanno parte del Coordinamento Pastorale Vicariale. Esso coordina l'attività pastorale delle parrocchie su linee comuni, secondo le caratteristiche e le necessità del territorio.

Eleggibilità: Possono essere eletti, e conseguentemente rimanere in carica, per il Consiglio Pastorale Parrocchiale tutti i fedeli che hanno compiuto l'iniziazione cristiana, facenti parte della comunità parrocchiale, aventi almeno 18 anni compiuti alla data della elezione e che non svolgono attività politica attiva.